28 settembre 2023: Giornata Internazionale per l’accesso universale alle informazioni

Il Comitato Pari Opportunità dell'Ordine aderisce all'iniziativa dell'Unesco per sensibilizzare sul tema.

Data:
28 Settembre 2023

28 settembre 2023: Giornata Internazionale per l’accesso universale alle informazioni

Oggi, 28 settembre 2023, si celebra la Giornata Internazionale per l’accesso universale alle informazioni, voluta dall’Unesco nel 2015 e confermata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nell’ottobre del 2019, in risposta alla diffusa esigenza di sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto fondamentale all’accesso alle informazioni, che è alla base della libera formazione e manifestazione del pensiero, della cittadinanza attiva, della conoscenza inclusiva.

Il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania intende aderire all’invito dell’Unesco, condividendo la necessità di ricordare gli obiettivi sociali della rivoluzione digitale e della globalizzazione delle informazioni: fiducia, credibilità, controllo, prudenza, esperienza e formazione sono parole chiave, intorno alle quali costruire interventi politici e giuridici mirati ed adeguati, che garantiscano a tutti un accesso a tutte le informazioni, anche personali e sensibili, usufruendo senza timore dei canali e delle fonti più rapidi e più efficaci oggi esistenti, ovvero dei canali digitali e della rete.

I dati statistici raccolti e forniti dal Governo riportano esclusioni o limitazioni dal libero accesso alle fonti offerte dalle nuove tecnologie, che si traducono in una nuova discriminazione: meno informazioni significano meno opportunità lavorative, meno opportunità salvavita, meno servizi pubblici fruibili con facilità. Il digital divide, che riguarda soprattutto donne con bassa alfabetizzazione o poco reddito, e persone anziane che vivono in piccoli contesti rurali, crea una nuova povertà e nuova emarginazione. E contestualmente diventa più difficile l’accesso alla comunicazione pubblica che promuove e diffonde i cambiamenti culturali anche contro i pregiudizi legati agli stereotipi di genere. 

Gli interventi e i documenti sul tema restituiscono dati ancora allarmanti, ma anche messaggi significativi, spunti di riflessione, di approfondimento e di intervento.

Desideriamo ricordarne alcuni.

L’EIGE (Istituto Europeo per l’uguaglianza di Genere) rileva nel Report Study and work in the EU: set apart by gender una minore fiducia nelle proprie capacità e competenze digitali da parte delle ragazze piuttosto che dei ragazzi, frutto di stereotipi di genere che incidono anche sulla scelta delle materie di studio. L’Istituto ci ricorda la presenza nei corsi di laurea STEM (science, technology, engineering e mathematics) di una percentuale sempre ridotta di studentesse immatricolate e la conseguente progressiva diminuzione, negli ultimi anni, di donne tra i laureati in ingegneria in ben 20 Stati dell’Unione Europea. E’ fondamentale, dunque, che la prospettiva di genere sia ben presente nelle politiche e nelle strategie in materia di digitalizzazione, ad ogni livello, e che si rafforzi ed incoraggi la piena partecipazione delle ragazze agli spazi digitali, preoccupandosi di proteggerle adeguatamente sia dagli stereotipi che dalle nuove forme di violenza virtuale.

E’ del 18 settembre 2023, pochi giorni fa, il messaggio di Agostino Ghiglia, Componente dell’Autorità Garante Nazionale per la protezione dei dati personali, “Educazione civica al digitale: per bambini e non solo”. Il richiamo questa volta è alla diffusione della consapevolezza dei rischi della navigazione in rete perché non sempre la conoscenza del “nativo digitale” si spinge fino alla comprensione, in tutta la sua vastità, del fenomeno della circolazione dei dati personali, del loro utilizzo, della manipolazione, della profilazione.

L’Autorità Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza ha presentato invece il 17 maggio 2023 il Manifesto dei bambini sui diritti in ambiente digitale. A conclusione di un progetto di educazione civica al digitale sviluppato con la partecipazione e l’ascolto di oltre 400 classi di scuola primaria di tutta Italia, ha diffuso un decalogo, contenuto e sviluppato nel Manifesto:

“Noi bambini abbiamo diritto …

-ad avere un’educazione digitale e a poterci connettere a contenuti e servizi adatti alla nostra età (educazione);

-a navigare in un web sicuro, accogliente e adatto alla nostra età (protezione);

-a essere noi stessi, anche nel mondo digitale e a essere tutelati e garantiti nella nostra identità digitale (rispetto);

-a coltivare relazioni di amicizia protette e affidabili (amicizia);

-a essere informati sui rischi per la salute legati all’uso delle tecnologie digitali (salute);

-ad avere le stesse opportunità di accesso alla rete (inclusione);

-a far rispettare la nostra dignità e riservatezza (dignità);

-ad accedere, anche nel mondo digitale, a spazi di gioco sicuri e accoglienti, adeguati ai nostri bisogni (gioco);

-a vivere in un ambiente accogliente e stimolante e a essere supportati, guidati, tutelati e aiutati a superare gli ostacoli per poter realizzare il nostro futuro (famiglia).

La sollecitazione è ad impegnarsi per una formazione completa, specifica e approfondita delle nuove generazioni, passando attraverso la formazione degli adulti di riferimento.

Infine, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione della Giunta della Regione Campania, per il triennio 2023 – 2025 (approvato con Delibera Regionale del 31.01.2023) ha fra i suoi ambiti di valore pubblico gli interventi di digitalizzazione al fine di “raggiungere la piena applicazione del Regolamento Europeo 2018/1724 (Single Digital Gateway) realizzando un unico portale della Regione quale unico punto di riferimento per i cittadini che possano trovarvi all’interno tutte le informazioni esatte ed aggiornate di cui necessitano”, aumentando così il “livello di fruizione delle informazioni, spiegazioni e istruzioni di cui agli artt. 2, 9 e 10 del Regolamento”. Punto di arrivo è quello del massimo grado di soddisfazione dell’utente finale, che in assoluta autonomia può richiedere e reperire le informazioni che gli occorrono in tempi contenuti, monitorando e tracciando le sue istanze.

Il processo di innovazione e qualificazione dei servizi digitali della PA deve essere accompagnato da una formazione/informazione a più livelli, così che gli strumenti messi a disposizione dei cittadini siano davvero ed indifferentemente a disposizione di tutti.

Il Comitato Pari Opportunità desidera quindi fare proprie le finalità a più livelli riportate e perseguite, e manifestare la propria disponibilità a sostenere iniziative che vadano in questa direzione:

-sollecitare interventi sul territorio laddove si rilevino difficoltà per mancanza di infrastrutture, dei dispositivi tecnici specifici, di adeguata formazione e informazione sull’uso delle nuove tecnologie;

-formare ed informare sull’Accesso Civico e sui servizi on line che consentono l’accesso alle informazioni in tema di salute, famiglia e lavoro;

-promuovere un’educazione digitale che, con il prezioso supporto della scuola, contribuisca ad un approccio alla rete da parte delle nuove generazioni sicuro, consapevole dei rischi, rispettoso delle regole e dei diritti altrui;

-rafforzare la fiducia e ridurre il divario di genere nelle competenze digitali.

L’auspicio è che la riflessione sia condivisa e diventi riflessione comune poiché, come ricordato dal Presidente del nostro Ordine, avv. Domenicantonio D’Alessandro, nella presentazione a sua firma della prima edizione del Concorso Letterario “Letteratura e Diritto” del COA bandito in questi giorni, “come cittadini e avvocati abbiamo il dovere di diffondere la cultura dei valori civili” e tutelare i diritti che li esprimono.